Un bambino, sbatte sul tavolino e si mette a piangere urlando. Le sue urla, richiamano l’attenzione della mamma, che va subito dal suo figlioletto amato e gli chiede:
– “Poverino! Cosa ti è successo? Chi ti ha fatto male??”
“Il tavolino, è stato il tavolino!” risponde il bambino.
E la mamma, battendo la sua mano sul tavolino, dandogli dei buffetti, dice: “Tavolino cattivo! Tavolino cattivo!“
Il bambino, guarda la mamma con una certa soddisfazione, contento che il tavolino venga sgridato, rimproverato a dovere e perfino schiaffeggiato, improvvisamente, come per miracolo si sente già meglio e smette di piangere…dopotutto è solo un bambino.
– “Poverino! Cosa ti è successo? Chi ti ha fatto male??”
“Il tavolino, è stato il tavolino!” risponde il bambino.
E la mamma, battendo la sua mano sul tavolino, dandogli dei buffetti, dice: “Tavolino cattivo! Tavolino cattivo!“
Il bambino, guarda la mamma con una certa soddisfazione, contento che il tavolino venga sgridato, rimproverato a dovere e perfino schiaffeggiato, improvvisamente, come per miracolo si sente già meglio e smette di piangere…dopotutto è solo un bambino.
Il problema è che il mondo è ancora pieno di bambini, pieno di bambini dal punto di vista emotivo. Si cresce nel fisico, ma emotivamente, la stragrande maggioranza delle persone, arriva alla morte essendo ancora bambina nella loro emotività. Non cresce mai perché non ha neanche la più pallida idea del fatto che si possa crescere. Rimanere bambini nell’emotivo, non ci crea neanche imbarazzo di fronte agli altri, essendo appunto pieno di bambini intorno a noi, crediamo di essere normali, crediamo di essere adulti.
Vuoi capire se anche tu sei un bambino da questo punto di vista o se sei cresciuto? Il test è semplicissimo.
Immagina una situazione in cui qualcuno ti tratta male, o discuti con qualcuno e questo ti ha dato fastidio, magari ti ha lasciato qualche piccola ferita interiormente, questo ti ha fatto vivere un’emozione negativa più o meno intensa. Se dopo che ti è accaduto questo, non vedi l’ora di incontrare o di telefonare al tuo miglior amico/a o di parlare con il tuo partner per raccontargli tutto, solo per sentirti dire che avevi ragione, che hai fatto bene, che l’altro è stato proprio uno stronzo/a, che si è comportato proprio male con te, che non ti meritavi questo e quello, se il solo fatto di sentirti dire che è stato l’altro ad essere un “bambino cattivo” già ti fa stare meglio, ecco cosa significa essere bambini nella propria emotività, proprio come chi lo è ancora nel fisico.
D’altronde, si cercano subito gli amici apposta per questo…gli altri potrebbero essere più imparziali dei nostri cari amici, non essendo gli così attaccati a noi potrebbero essere più lucidi e farci capire le cose come stanno…invece i “veri” amici, sempre pronti ad assecondarci, loro si che…ce ne raccontano!!! (con il solo risultato che ci mantengono comodi e coccolati nella nostra infantilità…proprio un vero amico/a si!). Per fortuna, non tutti gli amici sono così, ovviamente dipende da noi e da come ce li selezioniamo. Se il primo che ci dice qualcosa diverso da quello che ci piace sentirci dire lo allontaniamo, capite che avremo sempre e solo degli “assecondatori parlanti” come amici…con tutte le conseguenze del caso. Abbiamo sempre e solo gli amici che ci meritiamo.
E se anche il vostro miglior amico/a, o partner malauguratamente per qualche strano motivo non vi supporta, vi dice che avete torto, che è colpa vostra che siete andati a sbattere con “il tavolino” perché “dormivate” (“proprio stronzo!”, “allora dev’essere più amico dell’altra persona che nostro!”, “ce l’ha con me! ma che gli ho fatto!?”, perché non è possibile che un vero amico ci dia torto! mah…)…se questo vi rattrista, e continuate ad andare in cerca ancora di qualcuno che vi dia una versione diversa dei fatti (la vostra…guarda caso) e solo dopo aver ascoltato quest’ultima versione provate sollievo, ecco, siete proprio dei bambini.
Il bambino, lo si riconosce subito, è uno che sta male emotivamente sempre per colpa degli altri, lui è sempre vittima, ha solo diritti nei confronti degli altri.
Essere bambini non è un male in sé, non preoccupatevi se vi sentite dei bambini, i bambini sono adorabili finché sono bambini nella giusta età, l’importante è realizzarlo se si è dei bambini, così da cominciare almeno a ipotizzare e capire che si può crescere e “lavorare” per farlo.
Lascia pure il tuo commento, mi fa piacere sapere cosa ne pensi, grazie!
Bellissimo articolo!!!
Grazie Chiara 🙂